Qualche tempo fa è apparsa su Twitter un’insolita richiesta: un utente ha lanciato un appello a Nintendo affinché permettesse ad un suo caro amico, malato terminale, di poter giocare in anteprima all’imminente gioco Super Smash Bros. Ultimate. per Nintendo Switch.
L’ultimo desiderio di Chris
La vicenda riguarda Chris Taylor, un ragazzo canadese di 21 anni, malato di osteosarcoma allo stadio terminale, a cui restano pochi mesi di vita stando alle parole dei medici. Chris, come ogni grande fan della casa giapponese, desiderava ardentemente giocare al nuovo gioco annunciato nelle scorse settimane. L’unica pecca? Il cancro terminale che lo attanaglia.
Così, un suo caro amico ha ben deciso di condividere la sua storia su Twitter e mandare un appello direttamente a Nintendo, con la speranza che fosse ascoltato.
Il 12 Settembre Chris scrive su Twitter:
“Sono un po’ preoccupato che Smash sia fuori dalla portata della mia vita e che tutto ciò faccia schifo.”
Il giorno seguente continua dicendo:
“Dicembre è veramente lontano per qualcuno che è già costretto a letto. So che è infantile disperarsi per un videogioco ma Smash significa molto per me e vedere che Ultimate sembri così bello mi spezza il cuore. Mi dispiace esser triste durante questo periodo di hype, ma sentir parlare di cose come Smash e DMC5 inizia a diventar doloroso e mi ricorda che se sarò in grado di giocare a questi giochi che sto aspettando da anni dipenderà unicamente da quanto lentamente mi lascio morire.”
Taylor sta combattendo col suo osteosarcoma da ben 3 anni ed ha deciso, dopo i ripetuti e copiosi trattamenti, di interrompere le cure dopo che sono risultate inefficaci per la sua situazione, se non addirittura dannose.
La risposta di Nintendo
Finalmente, dopo pochi giorni dal primo tweet, Nintendo ha esaudito la richiesta del ragazzo, presentandosi a casa sua con il nuovo Super Smash Bros. Ultimate e facendolo giocare assieme ai suoi amici e parenti.
Chris è stato felicissimo della possibilità donatagli e ringrazia tutti quelli che l’hanno resa possibile, concludendo con l’affermazione: “Tutti voi siete i veri campioni.”